1. Interviste

Affordable Art Fair – Un artista ci racconta la “sua” fiera

Abbiamo già conosciuto Marco Marassi, e vi avevamo anticipato che sarebbe stato presente, con le sue fotografie, ad Affordable Art Fair, tra gli Young Talents. Concludiamo questa piccola rassegna di articoli su Affordable Art Fair (AAF) con le sue impressioni, da artista, sulla fiera.

L’intervista dopo Affordable Art Fair

Raccontaci la “tua versione” della fiera.

Ho partecipato a mostre, questa di Milano è una fiera, la mia prima fiera,  la differenza si nota fin da subito.1468650_393562304079823_224982535_n
é tutto, giustamente, finalizzato alla vendita, quindi esistono strategie molto diverse rispetto ad un’esposizione le cui finalità non sono direttamente commerciali.
Faccio un esempio: la grandezza di un’opera è un fattore determinante per stabilirne il valore commerciale, oppure ho notato che si espone non seguendo un vero filo narrativo o per coerenza stilistica ma per esaltare e rendere più visibili le opere su cui ogni singolo gallerista punta di più.
Quindi la “logica del tutto” è finalizzata a rendersi appetibili per i potenziali acquirenti.

 

Tra i vari appuntamenti degli Young Talents erano in programma i Talk, era la prima volta? Come si è svolto?

Mi ha intervistato Ilaria Gianni, la direttrice artistica del Nomas Foundation. Una persona veramente disponibile con cui il talk si è trasformato in una chiacchierata gradevolissima.
Ha dimostrato subito interesse per i lavori che noi “Young Talents” esponevamo facendoci domande esprimendo i suoi giudizi.
Ilaria, oltre che alle domande sui nostri lavori e su quali artisti sono stati fonte di ispirazione,  ha centrato il talk sulle difficoltà che molti artisti trovano per poter trovare spazio e credibilità e quali strade possano essere percorribili per raggiungere il traguardo della visibilità.

 

Costa porti a casa dopo questa esperienza?

Ogni esperienza, se analizzata con capacità critiche ti arricchisce.
Il punto di maggiore interesse per il sottoscritto è stato il confrontarmi con altri artisti, e questo è sicuramente un motivo di crescita e arricchimento.
Con tutti gli artisti dello Young Talents c’è stata possibilità di confronto, tra tutti con Yulia Knish, Franz Murtas e Carols Atoche è nata anche una amicizia che ha portato e spero porterà arricchimento non soltanto artistico ma anche umano.

 

1467484_394070234029030_548809896_nQuanto una fiera come questa può aiutare un artista emergente ad “emergere”?

Sicuramente è un luogo ideale per scambiare contatti, presentarsi a curatori, galleristi  ed in qualche maniera anche al pubblico, grazie soprattutto ai talks.
Oltre al valore artistico delle opere esposte, il resto sta nelle capacità di relazione e promozione che ogni artista  o gallerista possiede.

 

Che spazio aveva la fotografia in fiera?

Uno spazio di gran rilievo. La fotografia è arte e gli addetti ai lavori come il pubblico lo riconoscono.
Consideriamo che soltanto tra noi sei Young Talents, tre sono fotografi e tutti di altissimo livello, io e Yulia Knish concettuali mentre Raffaele Monteopaone con anima “reportagistica” ma dotata di grande sensibilità estetica e umana.
Nel resto della fiera, numerose erano le gallerie che trattavano solo ed esclusivamente fotografia.

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Concludendo, questa fiera ha portato moltissimi spunti per capire, almeno in parte, come funziona il sistema del commercio artistico e l’organizzazione di un evento così composito. Vi abbiamo riportato la nostra esperienza e quella di un artista… non rimane che aspettare la prossima edizione di Affordable Art Fair!

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