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#souvenirsMW: il lato nostalgico della MW

Il secondo giorno di #MuseumWeek non ha tradito le aspettative: con oltre 64.700 tweets, 161.000 retweets e la mappa della geolocalizzazione che sembra un albero di Natale, sono stati condivisi migliaia di ricordi!

Il secondo giorno della #MuseumWeek ha utilizzato l’hashtag #souvenirsMW: i visitatori hanno reso pubbliche immagini fotografiche e ricordi legati alla propria visita al museo.

Qualcuno ha fotografato un oggetto comprato al bookshop, qualcuno, invece, ha postato le foto di un’attività svolta presso un museo. Ciò che colpisce è la partecipazione massiccia delle istituzioni culturali, che hanno a lloro volta dato la propria definizione di souvenir.

Prima di cominciare, un piccolo riassunto delle puntate precedenti (in perfetto stile Beautiful) sulla MuseumWeek e sul primo giorno di tweets sfrenati con i #secretsMW.

 

#souvenirsMW

 

#souvenirsMW: i ricordi più belli

Iniziamo con il Museo Sanna (Sassari) che ricorda un’attività didattica svolta insieme a dei giovanissimi archeologi… chissà quali scoperte avranno fatto!

Il Museo Bergallo ricorda, con un post e una foto suggestiva, che il legame tra comunità e museo è il souvenir più bello che si possa sperare di ottenere:

Palazzo Madama di Torino chiede se la visita del Papa conta come #souvenirsMW… che dite? Facciamo i buoni e gliela facciamo passare?

Ovviamente non potevano mancare i commenti scritti dai visitatori sui registri!

Nè potevano mancare i gadget, souvenirs più comuni e proprio per questo -diciamocelo con estrema franchezza!- quelli maggiormente esposti al rischio del kitsch. Guardandoli immagino che siano oggetti provenienti da un futuro molto lontano e mi auguro, nello stesso momento, che un cataclisma naturale riesca ad evitarcelo.

Alcuni, per fortuna, sono molto carini: ad esempio le trottoline del Museo Ebraico di Venezia.

 

#souvenirsMW

 

 

Può anche succedere di essere colpiti da piccoli dettagli, geometrie nascoste, giochi di simmetrie e suggestioni della memoria: saranno proprio questi particolari a imprimersi indelebilmente nei nostri ricordi.

La giornata è stata lunghissima e si è conclusa in tarda serata. I twittatori erano provati e qualcuno, ironicamente, ha postato la foto delle proprie mani fumanti dopo centinaia e centinaia di tweets:

La #MuseumWeek continua e oggi è la volta di #architectureMW: fino a stasera avremo modo di scoprire la storia degli edifici dei musei di tutto il mondo.

Vi aspettiamo!

 

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