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opere e vita di un artista maledetto: Modigliani

Modigliani, le opere e la vita in breve

Amedeo Modigliani nasce a Livorno nel 1884 e si trasferisce a Parigi nel 1906. A quei tempi la capitale francese era sede della cosiddetta ‘Scuola di Parigi’, un’espressione usata per indicare un nutrito gruppo di artisti che vissero lì intorno agli anni Dieci e Venti del Novecento.

Durante la sua formazione in Italia, Modigliani aveva a lungo studiato l’arte italiana antica e le correnti dal gotico al Cinquecento, fino all’esperienza ancora italiana dei macchiaioli e di Fattori. Amava declamare a memoria versi di autori classici della tradizione letteraria (Dante) ma anche di autori più recenti come Carducci, D’Annunzio, Leopardi. Sentiva un fortissimo legame con la tradizione e durante i suoiprimi viaggi in lungo e in largo la penisola  visitò Firenze, Roma e Napoli; amava Tiziano, i vertici del mondo gotico, l’austerità bizantina, ma anche Botticelli, Pisanello e il trionfo tutto veneto del colore.

 

opere e vita in breve modigliani
A. Modigliani, Ritratto di Lunia Czechowska, 1919. Olio su tela, Coll.privata.

La formazione di Modigliani è improntata allo studio della grande tradizione italiana.

Parigi nei primi anni del Novecento era una città viva, palpitante e ricca di stimoli culturali, nella quale artisti da tutto il mondo speravano di trovare fortuna. Molti artisti non ci riuscirono, e vissero in gravi ristrettezze economiche, altri invece vennero consacrati eternamente. Immaginate cosa doveva significare vivere e lavorare in una città che ospitava artisti da tutto il mondo quali Pablo Picasso, Marc Chagall, Piet Mondrian, Chaim Soutine! La città aveva un potere attrattivo troppo forte perché il giovane Modigliani, che aveva già studiato pittura in un atelier, non scegliesse di trasferirvisi. Una volta arrivato sentì, però, l’impulso di rinnovare il proprio linguaggio artistico.

Sapere quali studi ha compiuto un artista è molto importante ma la ricerca del proprio linguaggio artistico non ha nulla che fare con l’imitazione!

Alla base delle sue opere c’è sempre il disegno: veloce, con linee esatte e sicure, che descrive e definisce con chiarezza il soggetto.

il vero amore di Modigliani, però, è la scultura, e almeno fino al 1912, anche grazie all’amicizia con Brancusi si dedicherà a quest’attività con tutto se stesso. La scultura del marmo è una tecnica molto complessa, molto costosa e anche faticosa. Per Modigliani, che da piccolo aveva sofferto di febbre tifoide e tubercolosi, la stanchezza fisica non era sopportabile ed essendo sempre a corto di denaro era costretto a rubare le traversine del métro in costruzione per poter realizzare la serie delle Cariatidi.

Scelse così di dedicarsi alla pittura, realizzando decine e decine di ritratti dalle caratteristiche tanto particolari da renderlo ancora oggi riconoscibile.

Quali sono le caratteristiche dei ritratti di Modigliani?

indagine psicologica dei modelli che non si esprime attraverso lo sfondo, l’abbigliamento o gli oggetti che li accompagnano ma unicamente attraverso la loro fisionomia.

– tecnica ibrida tra scultura e pittura: osservate bene alcuni dei suoi più famosi ritratti. Non sembra che i volti siano scolpiti attraverso il colore anziché dipinti?

– i colori sono stesi per campiture piatte ma in modo deciso, senza contrasti troppo forti.

– la complessità dei volti è raccontata attraverso composizioni di linee e volumi semplici.

Le opere di Modigliani sono attualmente esposte a Palazzo Blu di Pisa in occasione della mostra Amedeo Modigliani et ses amis

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