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L’archeologia spiegata ai bambini!

Da bambini, alla domanda “Cosa vuoi fare da grande?, almeno una volta abbiamo risposto: “Da grande voglio fare l’archeologo!”. La nostra voglia di scoprire cose nuove e la visione dei film di Indiana Jones ci hanno portato ad idealizzare la figura dell’archeologo fino a desiderare di esserlo anche noi…

Ma, lo sappiamo, la realtà non è proprio come ce la mostrano nei film!

Proviamo a capire insieme chi è veramente l’archeologo e cosa fa!

Ma l’archeologo… Cosa studia?

Perché si sceglie una determinata area da scavare?

Lego Indiana Jones: l'archeologia spiegata ai bambini
Photo credit: https://www.flickr.com/photos/hyku/2530666371

Esistono due grandi tipologie di scavo: i cosiddetti “scavi di emergenza” e gli “scavi di ricerca”: i primi vengono effettuati in relazione a lavori da parte di soggetti privati o pubblici, i secondi in un’area che si pensa possa conservare dei resti archeologici.

Per fare un semplice esempio relativo alla città di Roma: fanno parte del primo gruppo i lavori per la realizzazione della linea C della metropolitana, e del secondo gruppo, invece, gli scavi effettuati presso le diverse aree del Foro.

In ogni caso, qualunque sia la tipologia di scavo, il compito di un archeologo è sempre quello di scavare per documentare, tutelare e valorizzare ciò che rinviene.

L’archeologia spiegata ai bambini: partiamo dallo scavo archeologico!

La prima cosa che un archeologo fa prima di iniziare uno scavo archeologico è documentarsi, e molto, sull’area nella quale interviene. Per far questo consulta libri, immagini, documenti, tutto ciò che è a sua disposizione per avere una panoramica quanto più chiara possibile sul luogo dove interverrà.

differenza tra scavo archeologico di emergenza e di ricerca
Photo credit: opera propria di Marcuscalabresus da www.commons.wikimedia.org

Una volta studiata l’area, si può passare alla parte pratica! Lo scavo archeologico segue i principi del metodo stratigrafico. All’interno del terreno in esame si procede alla rimozione delle diverse unità stratigrafiche, in ordine inverso alla loro formazione (quindi dal più recente al più antico).

Facciamo un esempio così tutto sarà più chiaro. Immaginiamo che il nostro terreno da scavare sia una torta, composta da vari strati: il pan di spagna alla base, la crema pasticcera e le fragole che la decorano in superficie. Ognuno di questi strati si può definire, in archeologia, come unità stratigrafica. Un archeologo mangerebbe la torta togliendo prima tutte le fragole, poi tutta la crema pasticcera e infine il pan di spagna, stando ben attento a non mescolare gli strati!  🙂

Ogni strato, infatti, rivela delle informazioni molto preziose circa il periodo al quale risale e se l’archeologo non prestasse attenzione non riuscirebbe a riconoscerlo! I materiali che è possibile rinvenire in ognuno di questi strati, per esempio ceramica, monete, resti in vetro o bronzo, sono importantissimi per datare ciascuno strato, e ognuno di essi deve essere accuratamente studiato. Gli esempi possono essere tantissimi e li approfondiremo negli articoli seguenti 😀

Per avere una cronologia esatta, quindi, è necessario che in uno scavo ciascuna unità stratigrafica venga scavata senza che si mescoli con le altre unità.

Ecco a voi appena servita una spiegazione “golosa” di uno scavo archeologico con metodo stratigrafico! 😉

Ogni volta che si scava un’unità stratigrafica è necessario che l’archeologo crei una documentazione specifica con una scheda, una foto e un disegno, seguendo determinati standard che permettano una comprensione da parte di tutti gli “addetti ai lavori”.

ricostruzione di uno scavo
Ricostruzione del Tofet di Sant’Antioco. Photo credit Daniel Ventura, opera propria su www.commons.wikimedia.org

Tale documentazione è fondamentale per conoscere la conformità e le caratteristiche dell’unità stratigrafica e per tale motivo la sua redazione deve essere il più precisa e puntuale possibile…In archeologia grossolanità e approssimazione non sono di casa!

Al termine di questa rapida panoramica, possiamo quindi affermare che il mestiere dell’archeologo non ha niente a che fare con Indiana Jones! Dimentichiamo i cappelli a falde larghe e la frusta 😀

L’archeologo è uno studioso che desidera riportare alla luce ciò che ancora si trova sotto i nostri piedi, che crede nell’importanza di ricostruire il cammino della nostra civiltà, che è disposto a scavare minuziosamente – e molte volte anche in condizioni climatiche poco favorevoli – perché il nostro patrimonio venga scoperto e valorizzato.

Durante il nostro viaggio all’interno di uno scavo archeologico vi parleremo dei metodi di datazione delle monete, di ceramica, delle sepolture ma anche di accessori e arte funeraria così come degli strumenti utilizzati dall’archeologo! Continuate a seguirci 🙂

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