Una delle opere più famose di Tiziano è Amor sacro e amor profano, custodito presso la Galleria Borghese di Roma. Leggi la nostra analisi dell’opera e la biografia di Tiziano Vecellio, uno dei massimi esponenti del Cinquecento italiano!
Tiziano biografia ad arte
La data di nascita di Tiziano, avvenuta a Pieve di Cadore, è avvolta nel mistero: incrociando le notizie fornite dai critici e dai contemporanei dell’artista le date dovrebbero essere il 1488 o il 1490. Morì nel 1576, forse di peste, a 86 o 88 anni… Davvero un ottimo traguardo se paragonato alle aspettative di vita media del tempo!
Quand’era ancora molto giovane -secondo Dolce, un critico, aveva addirittura solo 9 anni- Tiziano si trasferì dal suo paese a Venezia e lavorò a bottega presso Sebastiano Zuccato, Gentile e Giovanni Bellini, e infine Giorgione famoso per la Tempesta, poco più anziano di lui e scomparso giovanissimo, nel 1510.
I progressi di Tiziano durante i suoi anni di apprendistato furono molto veloci, tanto che ancora oggi si fatica a distinguere l’apporto di Giorgione e quello di Tiziano in opere realizzate a quattro mani e terminate dopo la morte del maestro.
Già nel celebre Concerto campeste Tiziano realizzò di certo l’albero e la figura a sinistra ma secondo alcuni critici l’intervento fu probabilmente più esteso. Possiamo già notare nell’affresco realizzato per il Fondaco dei tedeschi (Venezia), La Giuditta (o Giustizia) come Tiziano, sebbene molto giovane, avesse sviluppato già nel 1508 una grande perizia tecnica unita ad uno stile personale e originale. Purtroppo lo stato di conservazione di quest’affresco, poi staccato, non è dei migliori ma per apprezzare il disegno possiamo ricorrere ad una stampa.
Finché visse Giovanni Bellini (1516) Tiziano restò praticamente escluso dalla grande committenza ecclesiastica veneziana, trovando mecenati per lo più tra i privati e nell’ambito pubblico. Dal 1516 realizzerà opere estremamente note, come la Pala con l’Assunta per la Chiesa dei Frari, terminata entro il 1518. L’Assunta che è uno dei grandi capolavori dell’artista sorprende per la sua potenza cromatica, per la drammaticità delle pose e dei gesti e si distingue subito come novità rivoluzionaria nel contesto della pittura veneziana del tempo.
Nel 1526 termina la Pala Pesaro per la Chiesa dei Frari, un’altra opera estremamente nota. Tiziano diventerà molto famoso tanto da ritrarre per ben due volte l’imperatore Carlo V, nel 1530 e nel 1533. L’imperatore lo ordinerà conte palatino e gli offrirà diverse onorificenze.
Tiziano Amor sacro e amor profano: analisi dell’opera!
Quest’opera dal titolo molto particolare risale al 1515 ed è conservata a Roma. Per prima cosa osserviamo attentamente l’opera e descriviamola!
Due donne sono ritratte vicino ad un sarcofago adibito a fontana sullo sfondo di una bellissima campagna. In lontananza c’è un centro abitato. La donna a sinistra è vestita di tutto punto e guarda verso di noi, quella a sinistra invece è quasi completamente nuda e guarda verso un amorino alato che a sua volta gioca con l’acqua. La composizione è bilanciata e il significato dell’opera fortemente allegorico. Innanzitutto dovremmo chiederci: perché questo titolo? Quale delle due donne rappresenta l’amor sacro e quale invece l’amor profano? Ebbene, forse la risposta vi potrà sorprendere ma è proprio la donna seminuda a rappresentare l’amor sacro perché la Verità e la bellezza non hanno bisogno di nascondersi. Nell’amore sacro, la forma più perfetta di amore, la vergogna e quindi la necessità di vestirsi non esistono. La critica ha per tanto tempo cercato di identificare le protagoniste di questo olio su tela ma con scarsi risultati, la cosa che preme sottolineare, infatti, è che le due donne hanno le stesse fattezze: sono la stessa persona, a testimonianza del fatto che queste due “anime”, queste due potenziali forme di amore, convivono in ognuno di noi. I colori che adopera Tiziano sono molto vividi e brillanti e la natura offre uno sfondo di aperto respiro.
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