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La pittura fiamminga: caratteristiche e protagonisti!

Quali sono le caratteristiche della pittura fiamminga? Scopriamolo insieme in questo articolo ricco di approfondimenti sulle tecniche e i protagonisti di una delle pagine più belle dell’arte moderna! 

Dove si trovano le “Fiandre”?

La pittura fiamminga nasce e si sviluppa intorno all’inizio del Quattrocento in una porzione di territorio che comprende i Paesi Bassi Meridionali (le cosiddette Fiandre con le città di Ypres, Bruges e Gand e il territorio del Brabante con Anversa e Artois) e le regioni denominate Olanda e Zelanda più a nord. All’inizio del Quattrocento questa regione conosce un periodo di prosperità economica soprattutto grazie all’accorta politica dei sovrani che concedono ampie libertà ai mercanti. Il commercio è uno dei settori più floridi e interessa molte regioni d’Europa tra cui l’Italia. Il clima economico è tanto favorevole che molti banchieri italiani (tra questi ricordiamo gli Arnolfini… il nome vi ricorda qualcosa?) decidono di aprire delle filiali delle proprie banche, creando in tal modo tutti i presupposti per un proficuo scambio culturale e artistico.

Jan Van Eyck, I coniugi Arnolfini, 1434
la pittura fiamminga caratteristiche: Jan Van Eyck, I coniugi Arnolfini, 1434

La pittura fiamminga: le caratteristiche

La scultura e l’architettura fiamminghi restano ancora nel Quattrocento fortemente ancorati agli stilemi del Gotico ma la pittura, invece, è sottoposta ad un cambiamento estremamente interessante. Pur partendo da una base di Gotico internazionale, si va progressivamente lavorando sul naturalismo, si ottiene una maggiore attenzione alla resa più salda e realistica degli oggetti e delle figure nello spazio. Le opere fiamminghe, inoltre, sono famose per lo studio approfondito sulla luce e gli effetti luministici che riesce a raggiungere effetti quasi illusionistici nonché per la cura dei dettagli. Oggetti di uso quotidiano, piante, fiori, espressioni del volto e abiti riccamente drappeggiati: nessun particolare sfugge ai pittori fiamminghi che sono abilissimi nel riprodurre anche i più piccoli dettagli.

Tra gli artisti fiamminghi più noti ricordiamo Jan Van Eyck, l’autore del famosissimo ritratto dei coniugi Arnolfini (1434) conservato oggi alla National Gallery di Londra; Rogier van der Weyden, autore de La Deposizione; il Maestro di Flémalle ovvero Robert Campin, famoso per i panneggi corposi, la cura dei dettagli e i colori nitidi e brillanti, caratteristiche che condivide con gli altri pittori del tempo; Hugo van der Goes la cui Adorazione dei Pastori, nota anche come Trittico Portinari dal nome del committente, colpisce Botticelli e il Ghirlandaio.

pittura fiamminga caratteristiche e protagonisti hugo van der goes
Hugo van der Goes, Adorazione dei Pastori (Trittico Portinari), 1475.

Tra i maggiori committenti degli artisti fiamminghi troviamo proprio grandi banchieri italiani che, spedendo in patria le opere acquistate, facilitano la conoscenza di questi artisti e determinano un aumento delle committenze italiane agli artisti delle Fiandre. Gli studi sulla luce e la conoscenza di quello che può essere definito realismo fiammingo influiscono notevolmente anche sull’arte rinascimentale italiana!

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