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Le ninfee di Monet: analisi e realizzazione delle ninfee di carta!

Conoscete le ninfee di Monet? Vi proponiamo un’attività didattica per presentarle ai bambini e per realizzare con loro le ninfee!

Claude Monet: conosciamo prima di tutto l’artista!

Monet pittore impressionista e le sue ninfee

L’attività che vi proponiamo oggi è adatta alle ultime classi della primaria ma può essere anche lo spunto per presentare in maniera alternativa l’artista impressionista Claude Monet alle scuole medie, unendo la conoscenza della sua pittura, dei temi e della tecnica, affiancando però un’attività pratica, con la realizzazione delle ninfee con la carta velina grazie alla tecnica degli origami!

Ma andiamo per gradi… Sarà bene spiegare o ricordare ( qualora lo abbiate già affrontato) i caratteri fondamentali dell’impressionismo e in particolare di Claude Monet, prima di passare all’osservazione diretta delle opere che trovate nel post con la scheda didattica proprio sulle Ninfee di Monet.

Le ninfee di Monet: osserviamo da vicino le opere!

Claude Monet, Ninfee bianche, 1899
Claude Monet, Ninfee bianche, 1899

Le ninfee iniziano a fare capolino nella produzione artistica di Monet nel 1890, dopo che , già da qualche anno si era trasferito a metà strada tra Parigi e Le Havre, a Giverny, dove si dedicò alla creazione di un grande giardino acquatico, deviando il corso naturale di un torrente e riuscendo a creare un vasto stagno. Proprio in quello specchio d’acqua iniziò a coltivare delle piante acquatiche, in particolare ninfee.Claude Monet, ninfee rosa, Roma

Da sempre Monet era attirato dagli effetti che la luce produceva sull’acqua e quel paesaggio acquatico divenne naturalmente la sua fonte di ispirazione per riuscire nell’impresa di rendere in pittura i riflessi che la luce produceva appunto sulle acque.

Nelle tante versioni di ninfee dipinte dall’artista, ad un’analisi cronologica, si nota come i particolari dell’ambiente naturale vadano via via a scomparire, fino a che le ninfee stesse, nella loro semplicità e bellezza, divengono i soggetti unici delle sue tele.

Il ciclo delle ninfee testimonia quanto in realtà gli impressionisti fossero poco interessati al soggetto ritratto nei loro quadri: l’importante era rendere la luce  e l’atmosfera attraverso le vibranti pennellate che rendevano l’immagine quasi dissolta nell’aria.

impressionismo di Monet, le ninfee

L’attività manuale: realizziamo le ninfee, ecco come fare!

Ci sono tanti modi per realizzare una ninfea, ad esempio utilizzando gli origami, una tecnica che consente di ottenere grandi risultati partendo da un semplicissimo foglio di carta!

Un’alternativa potrebbe essere costituita dalla tecnica ad acquerello, che può aiutare l’educatore a parlare della trasparenza dell’acqua tanto ricercata dal nostro autore attraverso le velature.

Possiamo anche realizzare un collage, con carta da riciclo oppure con cartoncini colorati. E perché no… potremmo anche aggiungere dei dettagli pittorici per rendere il nostro elaborato ancora più originale.

Siamo curiose di sapere quale tecnica avete scelto, scriveteci un messaggio e raccontateci tutto 🙂

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