1. Didattica

L’ architettura dei castelli di sabbia

Il castello di sabbia, una delle attività più divertenti da fare in spiaggia, è uno dei “fondamentali” delle vacanze al mare. Tutti abbiamo costruito, almeno una volta, un castello di sabbia; ci siamo impegnati per ore a scavare fossati e ad aspettare che l’acqua entrasse dal mare nel nostro castello, decorato da conchiglie e bastoncini di gelato, e che divertimento giocarci dopo!

Scopriamo il lato architettonico e competitivo di quest’attività rilassante ma che può trasformarsi in una vera e propria passione.

Castelli di sabbia a regola d’arte!

Sand_sculptureVi è mai capitato di camminare sul bagnasciuga ed imbattervi in meravigliose sculture di sabbia? Esistono moltissimi appassionati e scultori professionisti che si cimentano in vere e proprie costruzioni architettoniche, armati di sola sabbia, acqua e palette.

A Jesolo ad esempio, dal 1998 viene organizzato, ogni anno, un Festival Internazionale dedicato alle sculture da spiaggia più belle e promosso dallo stesso Comune (quest’anno il tema della manifestazione è “Il centenario della Grande Guerra”). La competizione è altissima e le sculture, al termine del festival, vengono esposte in mostra.

Non disperate! Anche se i vostri risultati non sono all’altezza di quelli degli artisti partecipanti alle competizioni, potrete provare a costruire il castello di sabbia perfetto, seguendo i consigli che Renzo Piano, l’architetto italiano più famoso al mondo, ha rivelato recentemente in un’intervista.

Una scultura di sabbia a tema animale.
Una scultura di sabbia a tema animale.

I consigli di Renzo Piano per costruire il castello di sabbia perfetto.

Il celeberrimo Renzo Piano ha di recente rivelato, in un’intervista per il Guardian, i segreti per realizzare il castello di sabbia perfetto. Le sue, sono nozioni da architetto; come ad esempio quella di iniziare creando una piccola montagna con un’inclinazione ideale di 45°, ma anche di padre, miste a reminiscenze d’infanzia, come il romantico suggerimento di posizionare una bella bandierina in cima all’opera compiuta e non voltarsi indietro nel lasciare la spiaggia.

Niente più castelli così, ci pensa Renzo Piano!
Niente più castelli così, ci pensa Renzo Piano!

Quattro consigli che lasciano trasparire ricordi spensierati di momenti passati a scavare, a dare forma e struttura a delle vere e proprie opere di architettura, o presunte tali. Che ne dite, avete voglia di provare a seguirli? Riportiamo,  tradotti di seguito, i consigli per costruire il castello di sabbia perfetto:

1. Deve essere chiaro che costruire un castello di sabbia è un’operazione del tutto inutile. Il fatto che vi sia una sorta di rapporto tra il castello di sabbia e l’acqua è più importante di quanto si possa immaginare.

Il suggerimento è quello di studiare le onde prima di decidere la posizione in cui costruire il castello. Se troppo vicino al mare, sarà immediatamente distrutto, se troppo lontano, non potrete sfruttare l’effetto dell’acqua.

2. Iniziate a scavare un piccolo canale laddove le onde hanno reso la sabbia umida. Usate le mani. Usate la sabbia fino a creare la struttura del castello, che deve inizialmente sembrare una sorta di piccola montagna, con una inclinazione ideale di 45 gradi. Non dovete scavare troppo a fondo, o almeno non più di 30-45 centimetri in profondità, e il castello dovrebbe essere alto circa 60 centimetri.

Qui si richiede un minimo di tecnica…sembra complicato, ma non lo è affatto!

3. Create un ingresso scavando all’interno che permetta al mare di accedervi. Il momento magico è quando le onde arrivano e creano un fossato. Se il castello si trova in una buona posizione, dovreste riuscire a vedere l’acqua scorrere per circa 10 o 15 minuti. Per catturare l’immagine nella vostra memoria in modo rapido, chiudere gli occhi non appena l’acqua entra.

4. Successivamente posizionate una piccola bandiera, o qualsiasi altra cosa troviate, sul castello di sabbia, giusto per renderlo visibile alle persone che corrono sulla spiaggia. Poi andate a casa e non voltatevi.

(Renzo Piano per The Guardian)

Prendetevi però il tempo di ammirarlo e, magari, di scattare una bella foto ricordo.

Buone vacanze!

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