Come ben sapete noi zebre siamo girovaghe e curiosissime: amiamo visitare musei e mostre, non ci stanchiamo mai di passeggiare per le bellissime strade delle nostre città d’arte italiane e siamo sempre felicissime di incontrare nuovi #zebrafriends.
Colazione da Giotto Italia a Milano… con le Zebre!
Immaginate la nostra reazione quando Mondadori Electa ci ha invitate a Milano per Colazione da Giotto il 20 dicembre 2015… Sapevamo già che sarebbe stata una meravigliosa occasione non solo per visitare la mostra dedicata a Giotto a Palazzo Reale, ma anche per incontrare alcuni amici e conoscerne altri!
Abbiamo spostato un po’ di impegni, abbiamo lucidato le nostre criniere e siamo partite al galoppo alla volta di Milano.
La mattina del 20 dicembre scorso è stata ricchissima di emozioni e di incontri! È stato un piacere rivedere la nostra #zebrafriend ArtPostBlog e siamo molto contente di aver fatto la conoscenza di nuovi amici blogger come Andrea Sartori, Barbara Franco, Culture for, Reverie, Modalità demodè, Chiara Canali, Stefano Bonomelli, nonché di Valeria Gasparotti, organizzatrice della giornata.
La visita alla mostra di Giotto, tenuta dalla bravissima Mara Pecci, è stata un’esperienza certamente importante. Abbiamo avuto un’ulteriore conferma del fatto che la preparazione di una guida è fondamentale, certo, ma il vero salto di qualità lo dà la passione che riesce a comunicare: Mara è una grande professionista e una grande amante dell’arte medievale e ci ha emozionati tutti con il calore e il trasporto della sua voce.
Di vangeli apocrifi, disperazione, colori modernissimi. La Mara a #GiottoItalia li rapisce tutti questi #artbloggerpic.twitter.com/sIB2r3vwqT — Valeria Gasparotti (@mapnoterritory) 20 Dicembre 2015
Ovviamente, trattandosi di una visita guidata riservata a blogger non potevamo esimerci dal nostro pane quotidiano: un live tweeting serratissimo sulla mostra!
“Giotto, l’Italia” a Milano: la didattica!
La mostra su Giotto a Palazzo Reale è molto suggestiva e dal sapore fortemente scenografico. L’oro e i preziosi pigmenti delle opere irrompono -quasi come se si trattasse di divine epifanie- dallo sfondo buio, concedendo al visitatore sorprese continue. Un espediente particolarmente azzeccato, secondo noi, consiste nell’adozione di didascalie molto grandi e attaccate al pavimento. Risultano facilmente leggibili anche in penombra e ad una distanza maggiore rispetto al classico cartellino.
L’allestimento -realizzato da Mario Bellini- prevede la presenza di “aule didattiche” tematiche, ossia di stanze nelle quali è possibile leggere ampi approfondimenti sulle opere esposte e non solo. Si analizzano tematiche specifiche e se ne tracciano tutti i collegamenti tra le varie opere, anche quelle non esposte, attraverso delle stampe e riproduzioni. La mostra dedicata a Giotto, quindi, si rivela particolarmente adatta ad un pubblico adulto.
Aula didattica a #giottoitalia 🙂 pic.twitter.com/iiNlWlnLBS
— Monica Palmeri (@MonicaPalmeri) 20 Dicembre 2015
La mostra è stata arricchita dal 12 Dicembre da un’installazione multimediale, nella Sala della Cariatidi, che ricostruisce 1:1 la famosa cappella Peruzzi in Santa Croce a Firenze. In questo modo il visitatore può provare l’ebbrezza di visitare il cuore dell’opera pur trovandosi in un’altra città. Grazie alle proiezioni di fotografie realizzate con irraggiamento di luce ultravioletta è possibile vedere moltissimi dettagli che il ciclo pittorico, ormai deteriorato, non consentirebbe di notare!
“Giotto, l’Italia”, ormai prossima alla chiusura, ha segnato la stagione dell’Expo di Milano registrando numeri importanti. Non possiamo fare a meno di notare, tuttavia, che le potenzialità didattiche della mostra sono state sviluppate solo in parte, rendendo difficilmente fruibile la mostra ai visitatori più giovani.
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