1. Impara l'arte

La superficie come elemento del linguaggio visivo

Oggi scopriamo un altro elemento del linguaggio visivo: la superficie! Definizione, consigli e attività perfetti per una lezione alla tua classe, continua a leggere per scoprire di più!

Tra i numerosi elementi del linguaggio visivo possiamo ricordare il punto, la linea, il colore, il volume e la luce, lo spazio e la composizione. Oggi scopriamo insieme cos’è la superficie, un elemento importantissimo che possiamo esperire attraverso diversi sensi.

L’effetto superficie definizione ed esempi

La superficie è un elemento visivo reale. Gli oggetti che ci circondano sono composti da superfici che possiamo vedere ma anche toccare, percependo sensazioni diverse, piacevoli o no. Quando la superficie è formata da un segno che si ripete secondo uno schema libero o una struttura geometrica si parla di texture, cioè la qualità degli oggetti che sentiamo attraverso il tatto.

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Giotto, Polittico Stefaneschi, 1320 circa. Tempera su tavola. Pinacoteca vaticana

A livello visivo, la superficie può dar vita a molti effetti che sono in grado di trasmettere messaggi espressivi e sensazioni particolari. Uno di questi è il cosiddetto effetto superficie: la superficie viene esaltata grazie alla scelta della luce, dei colori in modo da diventare una forma senza peso e priva di tridimensionalità. Osserva il Polittico Stefaneschi di Giotto: la superficie dorata dello sfondo contribuisce a collocare la scena al di là del tempo e dello spazio, i gesti dei personaggi ritratti vengono notevolmente esaltati e acquistano ieraticità (sacralità, solennità).

L’effetto superficie può essere rintracciato anche in fotografia: per esempio nel caso di questa immagine che ritrae un lago, il fotografo ha sfruttato la luce per esaltare l’effetto superficie dell’acqua. Questa ci appare quasi immobile, increspata dal vento solo in minima parte, le nuvole e la vegetazione si specchiano perfettamente e il pontile non riesce a spezzare l’atmosfera di calma e silenzio. La superficie dell’acqua sembra tanto uniforme e compatta da darci l’illusione di poterci camminare sopra fino a raggiungere l’orizzonte!

Come abbiamo visto, l’effetto superficie può veicolare stati d’animo particolari, può contribuire a rendere una certa atmosfera e a smaterializzare i corpi conferendo loro monumentalità.

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Lago Mapourika, Nuova Zelanda. Credit: Richard Palmer, wikimedia commons.

Che differenza c’è tra superficie e macchie?

La macchia è una particolare superficie dotata di carattere espressivo. Quando parliamo di “macchie” solitamente ci riferiamo a qualcosa da dover eliminare (ad esempio una macchia su un tessuto) o in senso figurato a un difetto che è meglio non avere (“Un cavaliere senza macchia e senza paura”…). In arte, invece, le macchie non hanno alcuna accezione negativa, anzi, è necessario imparare a individuarle, osservarle e riconoscerne l’importanza espressiva.

L’esempio più immediato è certamente offerto dal grande Pollock, pittore famoso per aver sperimentato il dripping, ovvero una tecnica pittorica che consisteva nel lasciare che il colore goccioli liberamente sulla tela (spesso di grandi dimensioni) formando macchie capaci di comunicare con immediatezza. Se guardiamo un’opera di Pollock noteremo che l’autore non realizza alcun disegno preparatorio, non ha in mente una struttura compositiva ma traccia macchie di varia estensione, forma e colore. Le opere di Pollock non ci lasciano indifferenti ma sono capaci di comunicare emozioni molto forti: diciamo che se un’opera di Botticelli – con i suoi colori pastosi, i cieli tersi, i corpi torniti e la gestualità morbida- ricorda il canto di un soprano, le opere di Pollock gridano invece dolore, rabbia, felicità, angoscia ed esaltazione.

Consigli e attività sull’effetto superficie e sulla macchia

Se vuoi far esercitare i tuoi alunni sul valore espressivo della macchia ricorda che essa non deve avere i contorni ben definiti altrimenti non avrà valore espressivo. La macchia deve essere creata in modo imprevedibile e immediato, senza preparazione, i contorni è bene che siano frastagliati e irregolari, solo così potranno comunicare uno stato d’animo.

Un esempio di attività da realizzare con i bambini o i ragazzi sull’effetto superficie e la texture, invece, riguarda la realizzazione della sagoma di una figura. Può trattarsi di una figura umana o anche di un oggetto. Questa sagoma dovrà essere trattata più volte in modo da ottenere effetti diversi grazie all’utilizzo della texture oppure così da ottenere un effetto monumentale e statico.

 

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