L’architettura ha il potere di influire sul nostro stile di vita e sulle nostre abitudini, per questo parlare di architettura a scuola è molto importante! Eccovi qualche idea per una lezione introduttiva sull’architettura per ragazzi e il segno architettonico!
Segno architettonico: cosa significa
Il segno pittorico, grafico o plastico è la “firma” dell’opera d’arte, un elemento che ci permette di riconoscere un artista da un altro, ad esempio, o una determinata corrente artistica da un’altra. Più è forte la personalità dell’artista più è facile identificarne il segno caratteristico.
Nel caso dell’architettura identificare i segni è un po’ più difficile perché bisogna possedere informazioni e conoscenze più generali. Il segno che contraddistingue l’architettura dipende dalla forma complessiva dell’edificio (si può trattare di qualsiasi tipo di edificio, una chiesa, un porticato, una piazza…), dai materiali adoperati, dal tipo di decorazione e dagli elementi architettonici specifici del periodo e della civiltà in cui l’edificio è stato costruito.
I segni sono solitamente elementi complessi e sono costituiti da sottosegni, elementi minori. Che cosa significa? Scopriamolo insieme!
Architettura per ragazzi, idee per una lezione in classe
Vi proponiamo tre esempi relativi a tre momenti storici diversi sia per chiarire la differenza tra segno e sottosegno architettonico sia per darvi qualche spunto per una lezione introduttiva sull’architettura per ragazzi!
Quando pensiamo ad un tempio greco ci vengono immediatamente in mente gli imponenti colonnati sui quattro lati: questo è senza dubbio un segno architettonico insieme alla copertura a doppio spiovente, ad esempio. I sottosegni sono invece elementi più specifici come la singola colonna e le sue caratteristiche, la decorazione dei timpani o il tipo di capitello (ionico, dorico o corinzio).
Se ci spostiamo un po’ più avanti nella storia troviamo il Rinascimento, uno dei periodi più fertili dal punto di vista artistico e architettonico. Il segno più evidente da tenere in considerazione è la lavorazione delle pietre delle pareti esterne. È frequente l’uso del bugnato, un tipo di lavorazione secondo cui le bugne, ovvero i singoli pezzi, vengano lasciati sporgere con un aggetto maggiore o minore a seconda dei casi. La forma delle bugne può essere molto diversa: si può preferire un aspetto molto curato e geometrico oppure uno un po’ più morbido. La facciata del famoso Palazzo dei Diamanti a Ferrara, ad esempio, è di tipo geometrico e prevede un taglio che ricorda quello del diamante. Anche la forma delle finestre è un segno architettonico importante: solitamente hanno un timpano nella parte superiore, gli stipiti sono decorati e i cornicioni aggettanti.
Nel caso dell’architettura contemporanea, infine, è quasi impossibile fare una lista completa di tutti i segni caratteristici perché gli architetti sono molto più liberi rispetto al passato di sfruttare la propria creatività soggettiva e i materiali a disposizione sono molto più numerosi dei secoli passati (basti pensare alla vetroresina, ai materiali plastici o al cemento armato). In linea generale i segni più comuni tendono a dividersi in due grandi categorie: negli edifici che scandiscono geometricamente volumi, pareti e aperture prevalgono le linee rette; negli edifici che si estendono liberamente nello spazio prevalgono linee curve e morbide. Ma teniamo gli occhi bene aperti, le eccezioni sono dietro l’angolo!
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