Proviamo ad utilizzare la formula della “Domanda e Risposta” per spiegare in breve i punti principali di un argomento molto vasto come l’arte Greca.
Questo metodo di lavoro permette di avere una immediata verifica delle conoscenze acquisite, può essere quindi un valido strumento per un ripasso o per un riepilogo al termine della spiegazione.
L’arte Greca: definizioni
- Quale area geografica è compresa nella definizione di arte Greca?
L’arte Greca comprende è costituita dalla intera produzione artistica delle popolazioni di lingua ellenica. Queste popolazioni si estendevano su un’area geografica che, oltre alle isole dell’Egeo e alla penisola ellenica, comprendeva le numerose colonie fondate in Asia minore, nell’Italia meridionale e in Sicilia, sul Mar Nero ma anche Siria, Egitto ed Anatolia, conquistate da Alessandro Magno.
- In che periodo si sviluppa?
Convenzionalmente l’arte greca viene divisa in tre periodi: arcaico (dal VII sec. a.c. al VI sec. a.c.), classico (dal V al IV sec. a.c.) ed ellenistico (dal IV al I sec. a.c.).
- Quali opere ha prodotto?
L’arte greca ha prodotto moltissime opere d’arte. Possiamo ammirare testimonianze soprattutto di architettura (templi, teatri, stadi, palazzi), scultura (rilievi e statue di diversi materiali), pittura vascolare. Generalmente veniva raffigurata la figura umana, al fine di esaltarla o narrare episodi mitologici.
Il periodo arcaico
- Qual’è lo stile?
Nel periodo arcaico Atene non è più il centro della produzione artistica. L’attenzione si sposta sull’arte prodotta nelle colonie, in particolare a Creta e Corinto.
L’architettura è in stile dorico, le statue sono rigide negli atteggiamenti e nelle linee. La pittura vascolare è in stile geometrico.
- Quali sono le principali opere?
L’anfora funeraria del Dipylon, 750 a.c. circa: anfora di enormi dimensioni, appartenente a un gruppo di
vasi ritrovati in una necropoli ad Atene. La decorazione è geometrica a figure nere e presenta al centro una scena di commemorazione di un defunto. I personaggi sono rappresentati con un torso triangolare e le gambe di profilo.
Il teatro greco di Siracusa, VI-III sec. a. C.: Il teatro era una dei luoghi principali della pòlis greca. Il teatro greco di Siracusa è uno dei più importanti esempi rimasti, iniziato nel VI sec. ha subito aggiunte e rifacimenti fino al III sec. e successivamente ritrasformato in epoca romana.
Il Moskòphoros, 570-560 a. C.: esempio di arte attica, si tratta di un giovane con un vitello sulle spalle. I muscoli sono definiti, le vesti appena accennate ed il volto delicato è accentuato dallo sguardo (originariamente più intenso dagli occhi in pasta vitrea) ma soprattutto dal cosiddetto “sorriso arcaico” distintivo di tutte le sculture di questa fase.
Il periodo classico
- Quali sono le caratteristiche di questo periodo?
Questo periodo è stato definito classico poiché, fin dall’antica Roma, è stato considerato come il culmine dell’estetica e della cultura greca. Le vittorie sui Persiani, a Maratona e a Salamina, segnano la fine dell’epoca arcaica e l’inizio di quella classica.
Nel periodo classico lo stile è ionico, le linee sono eleganti e snelle, la scultura presta grandissima attenzione allo studio dei particolari, le forme si addolciscono e si ammorbidiscono. Il contenuto fondamentale dell’arte di questo periodo è il mito.
Inizia la decorazione delle ceramiche a figure rosse.
- Quali sono le principali opere e artisti?
Nel periodo classico viene approfondita la scultura, soprattutto Policleto, Fidia e Prassitele, Skopas e
Lisippo donano alla statuaria grande naturalezza, grazie alla resa di forme sinuose e alla maestria nei panneggi delle vesti.
I Bronzi di Riace, V sec. a. C.: rinvenuti nel mare di Riace (Reggio Calabria) nel 1972, rappresentano uno dei pochi esemplari di scultura greca in bronzo. Diverse sono le ipotesi circa l’identificazione dei due personaggi e riguardo alle motivazioni per cui siano finiti in mare (forse dovevano essere trasportati a Roma dalla Grecia) , ma è altissimo il livello artistico.
Il Partenone, eretto tra il 448 e il 432 a.C., sotto il governo di Pericle, è il più famoso reperto dell’antica Grecia. Architetto fu Ictino ma Fidia fu il vero sovrintendente ai lavori. Il tempio, in cima all’Acropoli è interamente in marmo e ottastilo ( con 8 colonne sul lato corto). La decorazione è ricchissima, con scene mitologiche lungo il fregio e sulle metope.
Il periodo ellenistico
- Quali sono le caratteristiche di questo periodo?
Il periodo ellenistico è caratterizzato dallo stile corinzio (capitello decorato a foglie d’acanto),
slanciato e monumentale. In scultura le statue sono ancora più espressive, drammatiche, in movimento.
La produzione artistica si sviluppa soprattutto nei centri urbani di nuova formazione come Pergamo e Rodi.
- Quali sono le principali opere?
La Nike di Samotracia, il gruppo del Laocoonte e la Venere di Milo sono esempi di come la scultura in epoca ellenistica si fa sempre più emotiva e più ricca di pathos rispetto all’epoca classica.
L’ altare di Zeus a Pergamo: inaugura un nuovo tipo architettonico di altare monumentale. Si accedeva da un ingresso laterale che favoriva una visione di scorcio del fregio ad altorilievo.
Le colonne greche: esempi di stili
Concludiamo infine analizzando i capitelli delle colonne nei tre stili che caratterizzano l’arte dell’antica Grecia.
Come abbiamo visto l’arte greca ha avuto una produzione vastissima in ogni campo. Spero che questo breve riassunto possa essere utile per impostare un ripasso, una lezione, o una serie di lezioni, sull’arte di questa vivacissima civiltà.
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