1. Didattica

La didattica della Bauhaus: arte e artigianato per la vita!

Ci fu una scuola in Germania in cui l’arte e l’artigianato si fusero insieme ad opera del lungimirante direttore Walter Gropius: la Bauhaus.

Ma andiamo per gradi: che cos’è la Bauhaus?bauhaus a Berlino e dificio e polo museale

La Bauhaus è una scuola di arte, tecnica, architettura e design creata dall’architetto Walter Gropius nel 1919. Fino al 1925 ebbe sede a Weimar, poi per vicende legate al complesso periodo storico e alle vicende vissute dalla Germania, fu trasferita a Dessau dal 1925 e infine a Berlino nel 1932. Chiusa poi nell’anno successivo ora restano in quella sede l’archivio della scuola e un polo espositivo delle opere più significative prodotte da maestri artigiani, artisti e alunni che la frequentarono.

Nata per la didattica: artisti e artigiani che insegnano l’arte del progettare e del costruire

La Bauhaus, nata come fusione tra una scuola tecnica e un’accademia di arte, rappresenta una novità nel panorama didattico: oltre alla formazione professionale si aggiunge per gli allievi e gli insegnanti/ artigiani  uno scopo ben preciso, simbolico e al contempo reale: der Bauen, il costruire.

Nel manifesto della Bauhaus pubblicato nell’aprile 1919, Gropius chiarì il programma ed insieme gli obiettivi della nuova scuola: artisti ed artigiani dovevano erigere insieme la “casa del futuro”.

manifesto bauhausmanifesto bauhaus 2

Alla base della Bauhaus nata a Weimar vi è la  didattica  o meglio i  principi che regolano e coordinano gli insegnamenti proposti nella scuola e il fine al quale questi tendono, propri del pensiero del suo direttore: Walter Gropius.

Scrive Argan: “L’opera di Gropius s’inquadra nella crisi dei grandi ideali, che caratterizza la cultura tedesca di questo secolo; nasce anch’essa dalla disgregazione dei grandi sistemi  e dalla fiducia riposta in una critica costruttivista, capace  di porre e risolvere i  problemi immediati dell’esistenza.”

È proprio nello sfondo grigio dello scenario della Germania sconfitta del dopoguerra che Walter Gropius, cosciente delle esperienze che stavano maturando in Europa, propone con forza la sua razionalità e positività applicandole nella fondazione e nella gestione di una scuola che mira ad educare e a formare le generazioni del futuro, le stesse generazioni di cui si era perfettamente capito il potenziale durante gli eventi rivoluzionari.

Nella storia di Gropius il momento teorico, il momento pratico della creazione e il momento pedagogico  sono impossibili da separare. Ciò infatti a cui mirano i suoi insegnamenti è costituire un’unità tra produzione artistica e produzione industriale. L’opera d’arte quindi deve essere una realtà che la società produce  e deve avere la finalità dell’utile, quindi adempiere ad un bisogno e non alla pura estetica o oziosità di colui che ne fruisce.

I principi generali che, dalla sua fondazione, regolarono la didattica della  Bauhaus furono principi democratici: la collaborazione e  la ricerca comune tra maestri e allievi.

Didattica della Bauhaus: la stretta collaborazione di studenti e professoriprofessori e studenti alla Bauhaus

La scuola della Bauhaus come esempio di scuola democratica ( Argan), è fondata sul principio di collaborazione tra maestri e allievi.

Durante tutto il periodo dei corsi,infatti, gli studenti e i maestri vivevano insieme nella scuola.

Si favoriva in questo modo una collaborazione che continuava anche nelle ore di riposo che spesso erano utilizzate per conferenze, letture di gruppo, mostre e gare sportive. Le foto dell’epoca ci danno una chiara testimonianza del clima di entusiasmo e familiarità che si viveva all’interno della scuola, e dei rapporti informali che si instauravano tra maestri ed allievi.

La creazione artistica era quindi inserita nel normale ciclo di attività quotidiane e dunque, si insegnava agli allievi, che non era un qualcosa di sublime o di eccezionale, ma confusa nella vita e nata proprio come atto della stessa.

Ma sapete chi furono in professori chiamati da Gropius a insegnare alla Bauhaus? Vi do solo alcuni nomi perché presto nei prossimi post, analizzeremo la loro didattica e i corsi che si facevano alla Bauhaus. Dunque tenetevi forte: Lyonel Feininger, Johannes Itten, Gerhard Marcks che insegnarono dal 1919, Georg Munche, Oskar Schlemer, Paul Klee  dal 1920,  Wassily Kandinsky  dal 1922 e ultimo in ordine di tempo nella nostra carrellata, Laszlo Moholy-Nagy dal 1923.

Scopriremo presto tutto l’apparato didattico della scuola d’arte e mestieri per eccellenza 😉 Stay Tuned!

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