1. Impara l'arte

5 cose (+1) da fare e vedere ad Urbino

Nell’ultimo anno ho avuto modo di scoprire una regione che non conoscevo affatto: le Marche.

Sono rimasta affascinata da queste terre ricche di arte e cultura. Oggi vi propongo 5 cose (più un bonus) che non potete assolutamente perdervi visitando la bellissima città di Urbino.

Urbino città d’arte

Urbino è capoluogo, insieme alla città di Pesaro, della provincia di Pesaro-Urbino è stato uno dei centri di maggiore importanza durante il periodo del Rinascimento. Dal 1998 il centro storico è stato inoltre riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità.

Questa città, di fondazione romana, fu un centro importante durante le guerre Gotiche (VI secolo), e nel 1200 circa passò sotto il comando dei nobili del Montefeltro.

L’esponente più famoso della famiglia Montefeltro è stato senza dubbio Federico, signore di Urbino dal 1444 al 1482. Durante la sua reggenza si fece promotore delle arti, in pieno clima rinascimentale, fu un abile condottiero e diplomatico. Tra gli artisti che animavano la sua corte ricordiamo Piero della Francesca e il padre di Raffaello, Giovanni Santi.

Una passeggiata per la città

Le cose da vedere ad Urbino sono moltissime ma, se avete poco tempo per “esplorarla” vi suggerisco 5+1 cose da fare e vedere in questa splendida cittadina.

Iniziamo la passeggiata!

  1. Il Palazzo Ducale: Situato nel cuore del centro storico il Palazzo Ducale è uno dei più rappresentativi
    Il cortile interno del Palazzo Ducale
    Il cortile interno del Palazzo Ducale

    esempi dello stile architettonico del Rinascimento. Il palazzo, costruito per volere di Antonio da Montefeltro (nonno di Federico), fu eretto di fronte al Duomo. Federico da Montefeltro fece proseguire la costruzione dell’edificio, di pari passo alla sistemazione urbanistica della città, rendendolo il punto nevralgico della “città del principe”.

  2. La Galleria Nazionale delle Marche:
    studiolo
    Particolare dello studiolo di Montefeltro

     Situata all’interno del Palazzo Ducale è sicuramente una tappa obbligata se siete in visita ad Urbino e volete osservare da vicino dipinti come “La città ideale” o il preziosissimo lavoro d’intarsio dello studiolo di Federico da Montefeltro.  Le collezioni della galleria derivano in buona parte da opere raccolte nel XIX secolo da chiese e conventi del territorio. Il nucleo principale di opere è costituito da opere del Rinascimento Urbinate mentre al piano terra è ospitato, in una sezione dedicata anche il Museo archeologico urbinate.

    Formerly_Piero_della_Francesca_-_Ideal_City_-_Galleria_Nazionale_delle_Marche_Urbino
    La città ideale
  3. Casa Santi: Passeggiando per le caratteristiche stradine del centro storico, tra i palazzetti, una targa evidenzia lo speciale personaggio dell’arte che lì ebbe i natali: Raffaello Sanzio. La casa-museo è visitabile e si trova nell’odierna via Raffaello. Dal 1837 l’edifico è inoltre sede dell’Accademia Raffaello, promotrice di studi e iniziative sull’artista.
  4. Parco della Resistenza: Il parco pubblico, dal 1975 dedicato alla Resistenza, offre la possibilità di fare una pausa lungo la nostra passeggiata, per godere dello splendido paesaggio che circonda Urbino. Il parco inoltre include la Fortezza o Rocca Albornoz, una costruzione fortificata situata sul punto più alto del monte San Sergio. La fortezza, edificata nel IV secolo, aveva, per lo più, una funzione difensiva.
  5. Il Duomo: Concludiamo il nostro percorso ritornando al punto di partenza. Di fianco al Palazzo Ducale, è situato il Duomo di Urbino. Di origine rinascimentale, la chiesa fu distrutta dal terremoto del 1789 e ricostruita secondo il gusto neoclassico. L’interno è opera del Valadier, mentre tra i dipinti e le decorazioni troviamo nomi come Federico Barocci e Carlo Maratta.
  6. Crescia sfogliata:
    La crescia sfogliata
    La crescia sfogliata

    e ora il bonus! Dopo tutto questo camminare sicuramente lo stomaco inizierà a gorgogliare e allora non c’è niente di meglio che assaggiare anche i piatti tipici del luogo che si è visitato. Qui si mangia la crescia sfogliata, attenzione a non chiamarla piadina! La ricetta è simile ma la crescia sfogliata è appunto composta di sfoglie che la rendono croccante fuori e dal ripieno morbido. Slurp!

 

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