Ogni volta il solito dilemma: è in arrivo il weekend, cosa fare? Gita fuori porta? Cena con gli amici? Abbrutimento sul divano? Vi suggeriamo alcune opere d’arte da cui trarre ispirazione per pianificare il vostro prossimo momento di relax. Ebbene sì: anche i personaggi delle opere d’arte si riposano, ognuno a modo proprio!
Anche nei quadri è domenica: il lato leggero dell’arte!
Siete amanti della natura? Seurat vi propone una passeggiata all’Ile de la Grand Jatte, un’immersione nella natura per ricaricare le batterie con tutta la famiglia. Qualcuno ha portato con sé il proprio animale domestico: in primo piano vediamo un paio di cagnolini e una scimmia al guinzaglio! Del resto anche loro hanno diritto ad un po’ di sano relax in riva al fiume!
Renoir, invece, ci offre un prototipo di “brunch” in La colazione dei canottieri: tavola imbandita, atmosfera disimpegnata e panorama perfetto per godere della compagnia dei propri amici senza rinunciare all’eleganza! Al bando la sciatteria, il cilindro e i cappellini floreali sono d’obbligo 🙂
Un must assoluto del weekend prevede di incontrare gli amici e gozzovigliare in allegria ma mi raccomando: con stile! L’ultima volta che il gabelliere Matteo è entrato in una taverna è rimasta leggendaria e ancora oggi tutti ne parlano, non vorrete mica essere da meno!
Cézanne, uomo più riflessivo e meditabondo rispetto al vulcanico Caravaggio, ci propone invece una rilassante partita a carte: un buon amico, poca ma onesta competizione e il lento trascorrere del tempo tra una briscola e l’altra!
Se invece avete avuto la disgraziatissima idea di invitare a pranzo il parentado… Be’, eccovi a sinistra una panoramica abbastanza veritiera di quelle che saranno le vostre condizioni alle ore 7.30 del mattino: capelli al riparo dell’appestante fumo della frittura, grembiule strategico contro la passata di pomodoro ribelle e occhiaie tattiche cosicché nessuno -e intendiamo proprio nessuno, nemmeno lo zio un po’ scorbutico che abbiamo tutti!- si azzarderà ad affermare che una pietanza non è di suo gradimento. 🙂 Insomma, Vermeer aveva una grande esperienza di pranzi domenicali, non ci resta che fare tesoro dei suoi moniti!
Silvestro Lega indica un altro modo molto piacevole per trascorrere i vostri preziosi momenti di riposo: cantando stornelli. Occorrente: un suonatore/una suonatrice di pianoforte, delle gonne sufficientemente ampie, ugole d’acciaio e vicini di casa molto pazienti!
Com’è universalmente noto, Munch, pittore norvegese famoso per l’opera dal titolo L’Urlo, sprizza energia e vitalità da tutti i pori, o meglio, da tutte le pennellate: in Sera sul viale Karl Johan ci ricorda moltissimo Giacomo Leopardi-mai-una-gioia mentre descrive la sua versione del sabato sera. Uomini che sembrano comparse di The Walking Dead e donne imbellettate ci passano accanto calpestando con il loro conformismo la nostra gioia di vivere. Bonjour tristesse, direbbe la Sagan, e ne avrebbe ben donde.
Meglio rivolgerci al sognante Chagall, che ci consiglia, invece, di fare una passeggiata con la nostra dolce metà. Il pittore russo garantisce: riuscirete a stento a tenere i piedi per terra dall’emozione. Che dire… Il suo appello sembra molto convincente!
Qualsiasi programma deciderete di seguire, ricordate: gli artisti ne sapevano una più del diavolo. Bisogna solo decidere a chi di loro ispirarsi.
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Show comments Hide commentsDivertente questo post!
A vedere il dipinto di Vermeer mi viene quasi voglia di organizzare un pranzo 🙂
Ma io sarei più stravolta della “lattaia” di Vermeer.
Caterina hai proprio ragione! I pranzi in famiglia o con gli amici sono bellissimi… Soprattutto quando sei l’ospite! 😀