Ebbene sì, cari insegnanti: potete insegnare arte ai bambini anche se non siete artisti!
Noi zebre -inutile dirlo, ormai è palese!- siamo le fan numero 1 degli insegnanti: crediamo che facciano un lavoro incredibile ogni giorno e il loro è uno dei mestieri più complessi e delicati. L’articolo di oggi, nato sulla base dell’articolo di Nancy Jang su scholastic.com, contiene alcuni spunti per gli insegnanti delle scuole primarie: vi spieghiamo perché secondo noi l’arte e la creatività dovrebbero essere alla base delle attività scolastiche dei più piccoli!
Può capitare che trattando del complesso tema riguardante l’insegnamento delle tecniche artistiche ai bambini, gli insegnanti della scuola primaria affermino di non esserne in grado. “Ma io non so disegnare!”, rispondono, oppure “Non c’è tempo!”. Ci sono anche insegnanti che dicono: “I ragazzi sanno già come disegnare e colorare. Ma insegnare ad essere creativi, in realtà, significa molto di più!
Utilizzare la creatività per raggiungere obiettivi e competenze!
Per ogni anno scolastico gli alunni sono tenuti a raggiungere determinati obiettivi previsti dalla programmazione ministeriale. Si tratta certamente di un impegno molto complesso, sia per l’insegnante che per il bambino. Perché non provare a raggiungerli con delle divertenti ed efficaci attività laboratoriali? Gli spunti sono tantissimi! Si possono realizzare laboratori didattici per aiutare lo studio delle tabelline o delle forme geometriche, e se ne possono progettare anche in forma multidisciplinare, toccando più materie e sperimentando con i ragazzi e i bambini che ogni campo del sapere è connesso agli altri.
Gli insegnanti non devono essere artisti per insegnare arte ai bambini!
Proprio come gli insegnanti non devono essere atleti professionisti per insegnare educazione fisica o essere matematici professionisti per insegnare matematica. Come insegnanti vi viene chiesto di fornire una guida, gettare le fondamenta per il lavoro futuro, e dare ai ragazzi gli strumenti e le esperienze di cui hanno bisogno per percorrere la strada della formazione, arrivando dove vogliono. Puoi non essere un artista e aver scelto un percorso molto diverso ma perché non nutrire, educare e ispirare l’artista nella tua classe che potrebbe essere il prossimo Leonardo da Vinci o la prossima Georgia O’Keeffe?
Siate coraggiosi, siate positivi e siete d’esempio!
Essere coraggiosi significa avere il coraggio di provare qualcosa di nuovo, come ad esempio l’insegnamento con metodi e tecniche diverse da quelli finora utilizzati. Essere positivi significa commentare in maniera costruttiva e incoraggiare. Essere un esempio per gli altri significa far capire ai bambini che non bisogna degradare i nostri elaborati, anche quando non sono all’altezza di ciò che avevamo in mente, anzi: dobbiamo insegnare loro ad essere soddisfatti del proprio impegno e desiderosi di raggiungere nuovi traguardi! E questo, com’è evidente, è un insegnamento prezioso che potranno applicare anche in campi e in altre situazioni.
Non ci sono risposte giuste o sbagliate!
È tutta una questione di punti di vista. Gli errori sono previsti nella vita così come nell’arte, dobbiamo saperli usare come opportunità per rendere la vita e l’arte ancora migliore.
Per questi motivi l’arte dovrebbe essere valorizzata e utilizzata come nucleo fondamentale dell’insegnamento, soprattutto alle scuole primarie. È di grande aiuto per lo sviluppo della motilità fine, per migliorare la fluidità della scrittura, per sviluppare il pensiero critico, la pianificazione, la coordinazione, le modalità di espressione dei propri sentimenti e stimola molte aree del cervello che altrimenti resterebbero inutilizzate.
Cosa aspettiamo? Progettiamo insieme il prossimo laboratorio didattico 😀 Le zebre sono sempre a disposizione degli insegnanti per spunti e idee creative!
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