Dal 27 settembre scorso, è ufficialmente iniziata la XIII^ edizione del Festival della Fotografia di Roma fino all’ 11 gennaio 2015.
Il Festival è nato nel 2002, curato da Marco Delogu e promosso dal Comune di Roma. Per ogni edizione si è scelto un tema attorno al quale lavorare; in questa edizione: il ritratto.
Come nelle precedenti edizioni, il museo MACRO (Museo Arte Contemporanea ROma) ospita gran parte delle opere selezionate, mentre le restanti vengono esposte presso alcune accademie e istituti di cultura stranieri, gallerie ed altri musei.
Il ritratto
Nell’arte il ritratto ha sempre rappresentato una pratica molto complessa. L’artista aveva il potere di decidere come far apparire il soggetto, sia esso ritratto in foto che in un dipinto.
Lavorare sul tema del ritratto oggi può dare l’occasione di mantenere la tradizione della ritrattistica o decidere di ribaltarla o trasformarla completamente; il ritratto può essere inteso anche come raffigurazione collettiva o metonimicamente una serie di ritratti possono restituire un senso comune, un ritratto collettivo.
È esattamente questo, che è possibile vedere, nell’esposizione del festival. Personalissime interpretazioni del ritratto da parte di artisti contemporanei internazionali. Dalle visioni inquietanti, ma che documentano la realtà, di Roger Ballen, al ritratto della Beat Generation di Larry Fink e molti altri. Il mezzo fotografico vive in funzione dell’istante, quello che il fotografo coglie e soprattutto sceglie, ma è anche un documento, un’immagine precisa, una testimonianza.
All’interno del sistema espositivo del MACRO, nella sala delle cassettiere, è presente anche una preziosa selezione di fotografie facenti parte di un progetto di ricerca a cura di Eugenio Lo Sardo e Manola Ida Venzo. Le fotografie in questione, prese dagli Archivi di Stato di Roma, presentano il ritratto collettivo del movimento anarchico, restringendo il campo tra il 1870 e il 1914. Questa preziosa raccolta, mostra ritratti schedati di uomini, donne, adulti o intellettuali ma anche volantini, documenti ufficiali e giornali prodotti dal movimento. Oltre al valore storico e documentaristico del progetto, all’interno del museo, con il sistema delle cassettiere da aprire e da scoprire, ci si immerge nella sensazione di osservare le vite degli altri, in questo caso parti della nostra storia.
Il Festival della fotografia di Roma ospita anche numerosi progetti tra cui quello in collaborazione con Save the Children e CivicoZero realizzato dal fotografo Mohammed Keita.
Per ulteriori informazioni riguardo alle mostre vi rimando al sito ufficiale del Festival della Fotografia di Roma
La fotografia è un mezzo in grado di creare altre realtà, di mostrarci frammenti di presente filtrati attraverso l’artista. Se ne siete appassionati non potete perderla.
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