Conosci Pienza? Lo sai che è stata fatta costruire sui canoni rinascimentali della città ideale? Be’ sappi che ad oggi è davvero una delle città ideali, anche per i bambini e per la famiglia. Vediamo perché…
Organizzare una gita con tutta la famiglia, può essere a volte un compito arduo così come quello di organizzare a scuola un viaggio di istruzione. In questo post vi suggerisco una meta, meritatamente famosa, oltre che per le bellezze artistiche e paesaggistiche anche per le comodità “organizzative”.
Perché scegliere Pienza per i bambini e per le famiglie?
1) Posizione strategica nel cuore del senese, facilmente raggiungibile in auto.
Per chi arriva in auto, raggiungere Pienza è davvero semplice. Arrivando da sud il casello della A1 più comodo e vicino per raggiungere Pienza è Chianciano Terme; arrivando da Nord invece sarà Valdichiana. Da entrambi i caselli il tempo per arrivare a Pienza è di circa 30 minuti. Pur non avendo un navigatore, le indicazioni stradali sono dettagliate ed è davvero difficile perdersi! Un’altra nota per chi arriva con la macchina… appena fuori dalle mura (ovviamente all’interno non si può accedere con l’auto) ci sono numerosi parcheggi a pagamento… chi di voi è stato a Roma noterà comunque che il costo è esiguo al confronto 😉
2) Pienza è una grande isola pedonale, uno dei Borghi senza macchine.
I famosi Borghi senza macchine, esistono! Una piacevole sorpresa quella che vi attenderà a Pienza: passeggiare tranquillamente con i bambini al vostro fianco e non necessariamente legati nel passeggino o nelle mani serrate. Un grazioso borgo, attraversato dal suo corso principale, pieno di negozi di prodotti tipici e non solo, da gustare in libertà, senza la paura che i bimbi possano attraversare da soli, e senza il rumore e lo smog provocato dalle auto! Un paradiso…
3) Bellezze del territorio e prodotti tipici… da gustare!
Viste le comodità e le caratteristiche elencate qui sopra, andare a Pienza significa davvero gustarsi la passeggiata in tranquillità tra le bellezze artistiche di cui si è circondati e perché no, farsi viziare dalle tante aziende locali che hanno punti vendita a Pienza, e che vi proporranno sicuramente il loro meraviglioso Pecorino si Pienza!
Ma quali sono le cose di Pienza da far vedere ai bambini e ai ragazzi?
Una breve storia della città di Pienza
Sul territorio dove oggi sorge Pienza dovete pensare che c’era Corsignano, un piccolo borgo controllato all’inizio dal’Abbazia S.Salvatore del Monte Amiata (l’attuale Abbadia San Salvatore) e poi passato sotto Siena, reputato strategico per il suo territorio. Vi arrivarono qui, in esilio da Siena appunto, i Piccolomini, famiglia senese illustre che diede i natali al futuro papa Enea Silvio Piccolomini, nato nel 1405, che diventerà papa Pio II e che deciderà di cambiare il destino di questo borgo, trasformandolo nel sogno umanistico rinascimentale della città ideale. Per questo gli cambiò nome, da Corsignano diventò Pienza ossia “la città di Pio”.
La struttura della città ideale: il canone dell’armonia
La riqualificazione di Pienza durò soli 5 anni (dal 1459 al 1464, anno della morte di Pio II) e fu affidata a Bernardo Rossellino, allievo capace di Leon Battista Alberti, al quale era stato affidato il compito di progettare e realizzare materialmente una città che rispettasse il canone dell’armonia rinascimentale.
Non sarà stato facile tessere la pianta armonica di Pienza sul tessuto intricato del borgo medievale di Corsignano, ma il risultato è davvero notevole: una città che scorre armonica di qua e di la del suo corso principale, con vicoli non troppo stretti che danno verso le mura e la strada principale da una parte e verso il fantastico belvedere dall’altra. Il corso si apre poi nella splendida Piazza Pio II, centro spirituale, politico e artistico della città.
Piazza Pio II: i maggiori luoghi di interesse da visitare a Pienza
Appunto sulla piazza principale, che ha una particolare forma trapezoidale, sorgono i luoghi di maggior interessa storico e artistico da visitare a Pienza. Parallela al corso troviamo la Cattedrale dell’Assunta, edificata tra il 1459 e il 1462 sul sito dell’antica Pieve di Santa Maria di Corsignano. Voluta da Papa Piccolomini per struttura simile alle chiese d’Oltralpe e con la facciata modellata invece sulle teorie di Leon Battista Alberti, tutta in travertino, compreso il campanile. Alla sua destra vi è il Palazzo Piccolomini, che doveva essere la residenza-manifesto della potenza papale, ispirato nella decorazione ai modelli del bugnato fiorentino. Sul lato opposto della piazza rispetto alla Cattedrale si innalza invece il simbolo del potere civile: il Palazzo del Comune. Probabilmente è coevo a tutti gli altri edifici presenti sulla Piazza ma oggi ci appare forse un po’ troppo restaurato e dunque è andato perduto il suo aspetto originario. La piazza è chiusa dal lato opposto al Palazzo Piccolomini dalla residenza vescovile che ospita il Museo Diocesano con una delle principali raccolte di arte del territorio senese tra le opere va ricordato il capolavoro di Pietro Lorenzetti, La Madonna col bambino.
Se vedi Pienza, ci ritorni!
Lo so, lo so, si legge che sono di parte… a me Pienza piace davvero tanto, non mi stancherei mai di ritornarci e nonostante siano davvero tante le volte in cui sono andata, non finisco mai di vedere, fotografare, assaggiare cose nuove! Uno scrigno di tesori insomma, una di quei posti che ti lasciano quella strana malinconia quando te ne stai per andare e quella sana la voglia di tornare 😉
Leggete cosa scriveva a proposito Papa Pio II:
“Quanto più sto lontano dai luoghi natii, tanto più mi sento privato di quel soavissimo cielo”
E aveva ragione 😀
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