Oggi vi diamo un consiglio su un libro per bambini dai 3 anni in su, si tratta di Che rabbia! scritto e illustrato da Mireille d’Allancé, pubblicato in Italia nel 2012 da Babalibri. Scopri di cosa si tratta!
Libri per bambini dai 3 anni: illustrazioni e spunti di riflessione!
Il libro scritto e illustrato da Mireille d’Allancé (nata nel 1958, autrice di diversi libri per bambini tra cui Ci pensa il tuo papà e Quando avevo paura del buio) è un ottimo strumento per introdurre ai bimbi più piccoli il complesso tema delle emozioni. La rabbia, di cui si parla nel libro, è molto complessa da gestire e anche gli adulti spesso devono farci conti! La prima volta che un bambino si arrabbia non sa dare un nome a quella sensazione ed è molto facile che si lasci dominare da ciò che prova.
Provare rabbia è normale: si tratta di un’emozione primordiale dettata dall’istinto naturale di difesa ma attenzione a non lasciarci soggiogare!
Cosa vuol dire “emozionarsi”? Che cos’è la rabbia, come si manifesta e come possiamo gestirla? Ammettiamolo, capita anche a noi adulti: a volte abbiamo bisogno di fermarci un attimo e analizzare quello che stiamo provando per evitare di farci trascinare in una spirale di conseguenze che, ne siamo certi, rimpiangeremo! Quindi perché non vedere la rabbia come un’occasione per riflettere su noi stessi, su ciò che ci ha feriti, sulle nostre reazioni? La rabbia, infatti, può insegnarci molto su noi stessi… Basta saperla ascoltare 🙂
Che rabbia! offre lo spunto per lavorare su questo complicato aspetto della nostra sfera emotiva con i più piccoli e potrebbe essere utilizzato per introdurre fin dalla più tenera età l’abitudine all’autocontrollo e soprattutto all’auto-analisi. “Perché sto provando rabbia? Cosa l’ha scatenata?” sono le domande da cui noi tutti, adulti e bambini, possiamo partire per cercare di capire le nostre emozioni e non lasciarci sopraffare dall’ira.
Che rabbia libro per bambini per educare alle emozioni
Il piccolo Roberto ha avuto una giornata pessima e una volta tornato a casa il padre lo accoglie ricordandogli una serie di obblighi (“togliti le scarpe infangate”) ed è tanto occupato in cucina da non accorgersi che il figlio non è sereno. Di fronte ad un piatto di spinaci fumante Roberto inizia a perdere il controllo, si rifiuta di mangiare e si barrica nella propria stanza.
Sente qualcosa montargli dentro, qualcosa a cui non sa dare un nome e prima di accorgersene questa sensazione prende il sopravvento e si materializza in un mostro enorme e rosso, chiamato La cosa. Questi non risparmia niente: ribalta sedie, sparpaglia libri, mette in disordine le coperte e i cuscini. Roberto, alla vista del proprio giocattolo preferito per terra, inizia a riprendere il controllo di sé e guarda con occhi diversi gli oggetti che il mostro aveva scaraventato senza cura. “Il mio libro preferito! Ti ha tutto sciupato, poverino!”, La cosa diventa sempre più piccola e innocua e l’ordine -mentale e non!- viene ristabilito.
Mireille d’Allancé, Che rabbia!, Milano, Babalibri, 2012, 32 pp.
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